Ascoltare è un gesto semplice, ma rivoluzionario.
In un mondo in cui tutti parlano, condividono e raccontano, saper ascoltare è diventato un atto raro, quasi controcorrente. Eppure, è proprio attraverso l’ascolto che iniziano le relazioni autentiche, quelle che cambiano davvero il modo in cui ci connettiamo agli altri e a noi stessi.
Essere studenti Erasmus significa trovarsi costantemente in dialogo con culture, lingue e persone nuove. In queste situazioni, ascoltare diventa la prima forma di accoglienza. È ascoltare chi ci circonda, ma anche ascoltare la città in cui viviamo, le sue abitudini, i suoi ritmi, il modo in cui comunica. È attraverso l’ascolto che impariamo a sentirci parte di un nuovo contesto e che costruiamo ponti tra mondi diversi.
Ma ascoltare non riguarda solo gli altri. Riguarda anche noi stessi.
Vuol dire riconoscere ciò che proviamo, accettare la nostalgia, la fatica, la felicità improvvisa o l’entusiasmo dei primi giorni. È sapere quando abbiamo bisogno di fermarci, di chiedere aiuto, di parlare con qualcuno. È dare valore al silenzio, a quello spazio interiore che ci permette di capire chi siamo e cosa vogliamo diventare.
Nella nostra vita quotidiana, tra impegni, studio, eventi e relazioni, dimentichiamo spesso quanto l’ascolto possa trasformare le cose. Un amico che si ferma per sentire davvero come stiamo. Una conversazione in cui ci si capisce anche senza parole. Un gruppo di studenti che si ritrova e, invece di parlare sopra l’altro, decide di ascoltarsi. È da questi gesti che nascono comprensione, empatia e comunità.
Come ESN Perugia, crediamo che l’ascolto sia il cuore di tutto ciò che facciamo. Ogni progetto, ogni evento, ogni incontro è un invito ad aprirsi e a conoscere davvero chi ci sta accanto.
Perché ascoltare non è solo sentire: è comprendere, accogliere, costruire legami.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ascolto, fermiamoci un momento.
Ascoltiamo il mondo intorno a noi, ma anche la voce che abbiamo dentro.
Perché da lì nasce tutto: la pace, la solidarietà, la connessione vera tra le persone.
E forse, in fondo, l’Erasmus è proprio questo: un lungo viaggio per imparare ad ascoltare, e a capirsi, un po’ di più.
di Leonardo Brecchia
