Espresso, corto, lungo, al vetro, macchiato, cappuccino con o senza zucchero, il caffè è sempre caffè, e va considerato ben più di una bevanda.

Per molti il caffè è una vera e propria passione nonché momento di ritrovo e amicizia. È attraverso quest’ottica che va celebrata la Giornata Internazionale del Caffè. La data di nascita di questa festa è abbastanza recente, festeggiata per la prima volta è il primo ottobre 2015.

Ogni anno la Giornata internazionale del caffè ha un tema diverso e quest’anno è dedicata ai giovani. Il caffè è sempre stata una parte fondamentale nella quotidianità di un italiano, più volte imitato in tutto il mondo a partire dalle grandi catene come Starbucks fino ai più piccoli bar di quartiere. Ma che cos’è alla fine il caffè all’italiana e perché è diventato un simbolo così importante?

La leggenda della diffusione del caffè in Italia, narra di come nel XVII secolo, sia iniziato a girare a Venezia, per mezzo dei rapporti commerciali con l’Oriente. Era stato inizialmente categorizzato come un medicinale e venduto dunque all’interno delle farmacie.

Ben presto la bevanda assunse grande popolarità. Vennero dunque create delle vere e proprie botteghe del caffè. Iniziò ad assumere un connotato sociale, in quanto la bevuta del caffè veniva seguita da discorsi intellettuali. Con l’aumento di popolarità, arrivò così l’esigenza di un caffè veloce e semplice da preparare che potesse soddisfare diversi clienti in poco tempo. E’ questa l’idea alla base del caffè espresso, simbolo del caffè all’italiana.

Prendere un caffè non significa mai solamente prendere un caffè ma ha diversi contorni e sfaccettature, che vedono alla base un pretesto per staccare e socializzare.

Con la diminuzione dei costi il caffè arrivò anche all’interno delle case italiane e non solo nei bar, attraverso la moka. Questa è la versione modernizzata della napoletana nata alla fine del XIX secolo.

Ma come funziona la moka?

Per rendere ancora al meglio la vostra esperienza erasmus italiana ecco a voi passo dopo passo come fare un caffè con moka da vero italiano.

La macchina è composta da tre parti, un bollitore inferiormente, un filtro a forma di imbuto nella parte di mezzo e un raccoglitore nella parte superiore.

  1. Se la moka è nuova bisogna come prima cosa fare “un passaggio a vuoto”, ovvero mettere solamente l’acqua nel bollitore per poter togliere tutti i sapori meccanici e ferrosi di una moka appena comprata.
  2. Riempire di acqua il bollitore SENZA superare la valvola.
  3. Riempire il filtro di caffè SENZA pressarlo.
  4. Avvitare le due parti della moka insieme, ovvero bollitore e raccoglitore.
  5. Mettere la moka sul fornello A FUOCO BASSO.
  6. Appena il caffè bolle spegnere il fuoco.
  7. Mescolare il caffè con un cucchiaino e servire.