La Giornata internazionale della solidarietà umana viene celebrata ogni anno il 20 dicembre per ricordare l’importanza di uno dei tanti principi essenziali e universali della relazione fra gli esseri umani, un richiamo al sostegno e alla fratellanza.
Questa giornata fu istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 per celebrare la nascita del Fondo di solidarietà mondiale (istituito nel 2002) che aveva come fine la promozione dello sviluppo umano. Sono infatti ancora tante le disparità economiche e non solo fra popoli e fra nazioni: questo deve portare tutti a una riflessione comune sulla ridistribuzione delle ricchezze e delle risorse. Nonostante lo sviluppo e la crescita economica che stanno avvenendo a livello globale, sono ancora tanti i Paesi che non hanno facile accesso al cibo, all’acqua ma anche alle cure e all’istruzione; servizi che diamo per scontato ma non è così per tutti.
Il 20 dicembre quindi non si tratta solo di un giorno commemorativo e di riflessione, ma di un invito a svolgere azioni concrete. È fondamentale partire dalla sostenibilità, negli ultimi anni si è fatta luce sulla scarsità delle risorse perché il problema è arrivato in Europa e in generale in Occidente, ma in realtà questa è una difficoltà che altri continenti, in particolare l’Africa e il sud-est asiatico, conoscono da molto tempo. Ricordiamoci allora che svolgere azioni eco-sostenibili è importante non solo per noi, ma anche perché c’è chi dall’altra parte del mondo fa i conti ogni giorno con la scarsità dei beni primari. In secondo luogo, c’è la possibilità da parte nostra di fare donazioni o svolgere attività di volontariato: sono piccole azioni che aiutano gli altri ma aiutano anche noi ad essere più consapevoli di ciò che ci circonda e a mantenere sempre forte l’empatia e la voglia di aiutare gli altri.
