Il 21 giugno di ogni anno si festeggia la festa della musica per celebrare il solstizio d’estate.
L’origine di questa giornata è avvenuta nel 1982 da parte del Ministero della cultura francese creando una festa gratuita incoraggiando chiunque a suonare i propri strumenti per strada. Tre anni dopo, in occasione dell’anno europeo della musica la festa divenne un fenomeno sociale diffusosi al di fuori dei confini francesi. Nel 1997 invece fu istituita a Budapest la “Carta europea della Festa della musica” per favorire la conoscenza delle realtà artistiche dei vari paesi aderenti.
Non è un caso, infatti, che la musica venga definita come “il linguaggio universale”, ha la capacità di superare qualsiasi barriera e tramettere emozioni e sensazioni, oltre ad avere vari benefici: aiuta a ridurre l’ansia perché le vibrazioni facilitano la produzione di ossitocina (conosciuto anche come l’ormone dell’amore), favorisce l’apprendimento e combatte la stanchezza. Per chi suona uno strumento le utilità sono molte: si impara ad ascoltare gli altri, a concentrarsi e a gestire più stimoli e difficoltà contemporaneamente e si sviluppa una elasticità mentale notevole.
Oltre ai vantaggi sulla salute, ascoltare musica o suonare uno strumento favorisce le interazioni sociali e unisce facilitando processi di integrazione e abbattendo di conseguenza le barriere che possono verificarsi davanti a situazioni di diversità e difficoltà al dialogo.
A chiunque sia fanatico di musica o suona qualche strumento auguriamo di coltivare questa passione e di condividerla il più possibile.