
Il Grifo (o Grifone) è una creatura mitologica, tipica delle leggende dell'antica Europa. Il termine Grifo proviene dal greco gryps e dal latino gryphus e significa "afferrare, ghermire, prendere". Sembra che il mito del Grifo abbia avuto origine in medio oriente in tempi molto remoti e scaturì dal ritrovamento di resti di animali preistorici. Già gli antichi babilonesi, assiri e persiani lo raffiguravano nelle pitture e nelle sculture ed è possibile vederlo anche in alcune ceramiche mesopotamiche ed egizie del quarto e terzo millennio a.C.
Il Grifo è formato per metà da un'aquila gigante e per l'altra da un leone. La sua parte anteriore è costituita da una testa d'aquila dal becco molto affilato e con due grandi orecchie a punta. Le zampe anteriori, fornite di grandi artigli, sono anch'esse tipiche dell'aquila. Le piume ricoprono, oltre che la testa, anche il collo e parte del petto. Il corpo è quello di un leone, ricoperto da un manto peloso rossastro o marrone, ma con due poderose ali sul groppone di colore biancastro o dorato. La muscolatura è visibilmente sviluppata. Anche le zampe posteriori e la coda sono quelle tipiche del leone. Il Grifo raggiunge in media i 3 metri di lunghezza, esclusa la coda. Pare che un'altra peculiarità del Grifo sia il colore rosso vivo degli occhi. Questa creatura possiede indole e caratteristiche dei due animali che lo compongono: il suo istinto di leone lo spinge a vivere anche in branchi, nel quale vi è sempre un leader. Possiede inoltre un olfatto estremamente sviluppato e una vista acutissima. I picchi montagnosi più impervi sono il suo habitat naturale, dove costruisce il nido con grossi rami e rocce. Pare che il Grifo sia a volte il custode di preziosi tesori nascosti tra le grotte delle montagne, ma è noto che nella mitologia questo ruolo di guardiano spetta più prettamente ai draghi. Poco accreditata è inoltre l'ipotesi che esistano alcune variazioni di razze del Grifo, distinguibili da colorazioni uniformi delle piume e del pelo (nero, bianco, argento, dorato e altri). Ognuna di queste articolari razze di Grifo avrebbe delle caratteristiche leggermente diverse.
Perugia e il Grifo
Tale simbolo viene adottato dal Comune di Perugia già dal medievo (dal 1277 compare in tutti i documenti ed atti pubblici) e diventa istituzionale dal 1916 con una delibera che ne stabilisce colori, particolarità e forme, ma la sua figura è ben salda nel tessuto storico-sociale da ben prima. Basti pensare ai bassorilievi dei sepolcri etruschi, datati II secolo d.C., conservati nella Galleria Nazionale dell'Umbria che riportano tale simbolo. Possiamo quindi stabilire con certezza che si tratta di un simbolo che accompagna Perugia da quasi duemila anni. Ma cosa simboleggia il Grifo? In araldica rappresenta la custodia e vigilanza. Spesso infatti nei miti antichi era a guardia di tesori e ricchezze. Inoltre simboleggia intelligenza, perfezione e potenza, essendo per metà aquila e per metà leone, riunendo in sè la figura dell'animale re dei cieli e dell'animale re della terra. E' quindi il mito dell'animale più forte, ed è facile capire perchè, anche grazie alla maestosità mista ad eleganza che trasmette, è la figura che tutti i perugini, da secoli, sentono come propria.