L'origine storica della Goliardia può rintracciarsi intorno al 1100. I Goliardi sono clerici vagantes, intellettuali girovaghi che si danno ad una sorta di vagabondaggio intellettuale seguendo gli spostamenti del loro maestro preferito o recandosi dove insegnano professori famosi per assistere alle loro lezioni. Conoscono luoghi e persone diversi e ciò li rende degli spiriti liberi; inoltre la loro giovinezza li spinge a ricercare i piaceri ad essa associati. Di questa loro tendenza all'amore, al gioco e al vino rimane traccia nei loro componimenti poetici, dove all'esaltazione dei piaceri carnali si associa la critica alla Chiesa  medioevale fustigatrice dei costumi libertini.

A Perugia nel 1944, con l'ingresso degli angloamericani, si ricostituiscono alcune di quelle istituzioni che erano state abolite durante il periodo fascista e tra queste un gruppo goliardico perugino. Col tempo prende vita il Griphonatus Goliardiae Perusinae, Ordine Sovrano della Goliardia nella città di Perugia.
Nel 1945 l'inaugurazione dell'anno accademico fece da sfondo ad una colossale burla organizzata dai rinati goliardi perugini ai danni del Magnifico Rettore e del Town Major. Durante la sfilata delle due autorità sul tappeto dell'Aula Magna, alcuni goliardi diedero un energico strattone al tappeto facendoli cadere tra lo stupore e l'incredulità della folla.

La Festa della Matricola (Feriae Matricolarum) è l'evento più grande organizzato dei Goliardi per festeggiare gli studenti universitari loro concittadini. La prima edizione viene organizzata nel 1948, e ancora oggi viene riproposta con successo. Di solito si svolge nel primo weekend di maggio.
Il venerdì sera è interamente dedicato al concerto che si tiene proprio nel cuore della realtà universitaria cittadina e cioè presso i Giardini del Rettorato dell'Università degli Studi di Perugia. Sabato, invece, nel pomeriggio c'è un corteo storico con sbandieratori e tamburini che parte Piazza Italia e a seguire la celeberrima Cammellata Etilica accompagnata da musica e coreografie. Prendono parte all'evento anche delegazioni di Goliardi rappresentanti le altre Città Universitarie italiane.

Goliardia è cultura ed intelligenza: è amore per la libertà e coscienza delle proprie responsabilità sociali davanti alla scuola di oggi e alla professione di domani. E' culto dello spirito che genera un particolare modo di intendere la vita alla luce di una assoluta libertà di critica senza pregiudizio di fronte ad uomini ed istituzioni. E' culto delle antichissime tradizioni che portano nel mondo il nome delle nostre Università.

I Congresso dei Principi di Goliardia, Venezia 8 aprile 1946